Siamo soliti associare la policoralità alle opere dei maestri veneziani, da Adrian Willaert ad Andrea e Giovanni Gabrieli. In realtà anche presso le chiese romane e la cappella pontificia la musica policorale si sviluppò in favore delle maggiori occasioni celebrative, a partire dalle composizioni di Palestrina almeno dal 1572, e poi in una sua raccolta risalente al 1575.
I suoi allievi proseguirono in questa direzione. Vengono affrontate due composizioni a due cori di Felice Anerio (1560 c.-1614), che alla morte di Palestrina gli succedette come compositore pontificio, e di Giovanni Maria Nanino (1544-1607), che fu successore di Palestrina in Santa Maria Maggiore e che nel 1604 passò a dirigere la cappella papale. Il primo mottetto, Christus resurgens di Anerio, è legato alla liturgia pasquale; il secondo, In diademate capitis Aaron di Nanino, al rito dell’incoronazione del nuovo pontefice.
[I Diari sistini (redatti dai segretari della cappella papale) raccontano dell’esecuzione di quel brano di Nanino nel 1594, in occasione dell’anniversario della coronatione del papa Clemente VIII, che in quell’occasione si lamentò di aver potuto distinguere a fatica le parole del testo.]
He is a singer, organist, conductor and musicologist. Since 1998 he has been conducting the vocal ensemble Odhecaton, with whom he holds concerts and produces recordings. In 2010 he received the diapason d’or prize for the CD Missa Papae Marcelli by Palestrina.
www.odhecaton.it